LE CARTELLATE
Sono a Canosa di Puglia.
Oggi ero nella mia stanza, a risposare.
Il consueto sonnellino pomeridiano.
La cosiddetta "controra".
Mi sento chiamare all'improvviso.
È mia nonna.
"Simonaaaaa scendi che ti inZegno a fare le carteddate".
O cartellate.
O incarteddate.
Insomma chiamatele come volete.
"Ok, arrivo".
"Si, vieni vieni, che ti voglio fare vedere come si tromba la pasta".
Sì, signori.
Perché in Puglia l'impasto non si IMPASTA.
Si TROMBA!
Ecco il resoconto del pomeriggio.
Ora le abbiamo lasciate ad asciugare.
Domani mattina le friggiamo.
E poi le "caliamo" nel vino cotto.
O meglio MÌR CÙTT.
Così posso portarmele a Roma.



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