CARA MAMMA.
Mi manchi.
Mi manchi come l’aria che respiro.
E non passa un giorno che non penso a te.
E non passa un giorno che non mi capacito del fatto che non esisti più sulla faccia della terra.
Non esisti.
Non esiste il tuo corpo.
Non esiste più il tuo sorriso.
La tua voce.
Dove è finita?
Dove sono le tue mani bellissime che dopo un sacco di anni hai deciso di curare?
Le tue unghie.
Che non riuscivi nemmeno a scrivere i messaggi per quanto erano lunghe.
I tuoi capelli.
Che fino all’ultimo volevi scendere dal parrucchiere.
E i tuoi tatuaggi?
Dove sono le tue torte?
E le foto delle cene e dei pranzi che eri solita preparare?
Dove è la ricetta della cazzo di crema del tiramisù?
Che non mi sono mai segnata, perché mi piaceva chiamarti ogni volta.
E ogni volta mi dicevi “Simo, scrivila”.
“Ma no, mamma.
Non mi va.
Non mi entra nemmeno in testa.
Ti voglio chiamare”.
Ed ora il mio tiramisù è una merda.
Mamma.
Forse con te sarebbe tutto più semplice.
Sarebbe più semplice fare la mamma.
La compagna.
Sarebbe più semplice affrontare i momenti bui.
Ma anche le gioie che accompagnano la mia vita.
Sarebbe più semplice e basta.
Tutto.
Vorrei dirti del nonno.
Anche il nonno se n’è andato!
Il nonno Donato è morto poco dopo te, nemmeno un mese è passato.
Ti volevo chiamare.
Ma non c’eri già più, mamma.
Nessuno ha idea di cosa era il nostro rapporto.
Nessuno.
Di quello che ci legava.
Di ciò che ci faceva discutere.
Mi manca anche discutere con te.
Mi manca tutto!
E Viola?
Viola cresce.
È monella, mamma.
È difficile, mamma.
Perché ogni volta mi domando se sto facendo bene.
O male.
Mi regala gioie e dolori.
È la mia bimba.
La mia prima figlia.
La primogenita.
Che anche se ci saranno altri nuovi nati, lei sarà sempre LEI.
Lo stesso che ero io per te, mamma.
Io ti ho resa MAMMA!
Io ti ho chiamata per la prima volta MAMMA!
E solo ora che ho questo nuovo ruolo mi rendo conto di miliardi di cose.
Che come ho fatto a non pensarci mai.
Scusa Mamma.
Mi sarebbe tanto piaciuto dirti che hai fatto un ottimo lavoro non solo con me, ma con tutti noi.
QUATTRO!
Anzi no, te l’ho sempre detto.
Ma solo ora capisco tutto.
La fatica.
Le emozioni.
Le risate.
I pianti.
Le arrabbiature.
I sacrifici.
Gli schiaffi.
O il cucchiaio di legno.
O quell’episodio di quando abitavamo in Via Cenisio.
Mà, ti ricordi?
Ti ricordi quel buco di casa con la moquette?
Mi ricordo il momento “VALSOIA”.
Mi ricordo la proprietaria di casa di Via Procaccini.
Quel bagno bianco e rosso.
Quel letto a castello bianco e giallo.
Che si chiudeva tutto e diventava un armadio.
Mi ricordo gli scoiattoli del portiere.
Voglio mettere per iscritto un sacco di dettagli della nostra vita insieme.
Sì, mi piace questa idea!
E a te?
Mamma, ne abbiamo vissute e passate tante insieme.
Ma è stato davvero poco il tempo trascorso insieme.
Mamma tu sei stata molto CORAGGIOSA.
FORTE!
Mi ricordo quando al mio “Vado Via”
Tu mi dicesti
“VAI, SIMO. Se è questo quello che vuoi”.
Avevo 16 anni, o 17?
E non mi sono mai messa nei tuoi panni.
Chissà cosa hai provato.
Chissà quanto hai sofferto.
Mamma, questi pensieri a caso, stasera, sono tutti per te.
Tienimi la mano.
Ora, più che mai.
Perché ne ho bisogno.
Mi manchi da morire.
Ciao dalla tua Buffy.
Commenti
Con te,la tua mamma è stata bravissima ..nn lo dico tanto per..sei una ragazza eccezionale..molto responsabile e una brava mamma.. continua così Simo porta con te tutti gli insegnamenti della tua super girl e vedrai che nn fallirai.. anche tu come lei metterai su un capolavoro❤
Ti voglio bene amica mia e nn perdere mai quel sorriso meraviglioso che lei ti ha donato❤